Il titolo provocatorio di questo post lo si comprenderà leggendo la seguente nota:
Consiglio Comunale del 30 settembre 2011. Ore 21:00 inizio, ore 01.20 fine.
Ore 21:50, il PD annuncia il suo voto contrario sulla variazione di bilancio e si rischia il Commissariamento.
Ma cosa è successo? Andiamo con ordine, evidenziando i punti salienti:
- Tra le Comunicazioni del Sindaco è stato evidenziato come il Comune di Sulbiate abbia preso parte alle proteste dell’ANCI (Associazione nazionale Comuni d’Italia), circa gli ulteriori tagli previsti verso i nostri Enti, ma non ha fermato i servizi dell’anagrafe se non solo simbolicamente ovvero apponendo a fianco del bancone un volantino informativo.
Commento: vivendo la realtà di un piccolo e virtuoso Ente locale, il nostro Coordinamento ritiene che i tagli, soprattutto quelli ai piccoli Comuni, siano fortemente iniqui. Altresì la proposta di ANCI di bloccare le anagrafi comunali avrebbe creato un forte disservizio ai Cittadini. Bene quindi la scelta di non chiudere “materialmente” pur associarci in toto alla protesta.
- Nuove deleghe. Anche a seguito del “gran ritorno” della sig.ra Crespi in Giunta, ecco come le deleghe dell’ex-assessore Fassina sono state ripartite:
- Maurizio Stucchi: delega all’ambiente
- Andrea Cavenaghi: delega al patrimonio
- Claudio Zanoni: delega alla mobilità e trasporti
Le deleghe sono da aggiungere alle altre che le 3 persone su citate già posseggono (per vederle clicca qui)
- Ore 21:50: si va verso il voto sulla ratifica delle delibera di giunta che stanzia ulteriori 55.000 euro per la ex-Filanda. Qui succede il patatrac:
- Premessa: l’associazione degli artigiani che fino a oltre un anno fa si era resa disponibile per impegnarsi con 800mila euro è da mesi in gravi crisi finanziaria. L’Amministrazione attuale, anche per portare avanti un punto presente nel programma elettorale del 2009, decide di impegnare i propri fondi per mandare avanti il progetto.
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| Dichiarazione di voto di PT |
- Dichiarazioni di voto: dopo la relazione del Vicesindaco, Progetto Territorio sottolinea anche quest’anno le preoccupazioni per le sorti del piano finanziario. Non si vorrebbe aprire un nuovo mutuo di 800mila euro, un domani, sul rifacimento di un’opera importante, ma non priorità secondo la visione del gruppo consiliare di opposizione.
Viene poi letta la dichiarazione di voto del Partito Democratico che, clamorosamente, annuncia, pur essendo a favore del recupero, il suo voto CONTRARIO.
Se così sarà allora: 5 (PT) + 4 (PD) = 9 voti vs. 8 di Sulbiate Insieme.
Il problema: non approvare questo punto all’ordine del giorno significa non mandare avanti le altre variazioni di bilancio, quindi COMMISSARIARE il Comune di Sulbiate e andare verso lo SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO. Il vicesindaco allora, propone di sospendere il Consiglio comunale, che il Sindaco concede, convocando per mezz’ora una riunione tra capigruppo urgente.
Le urla tra capigruppo e Sindaco e vicesindaco si sentono fino sotto l’aula consiliare.
Dopo oltre mezz’ora di incontro, i capigruppo di PT, PD e SI, informano i rispettivi gruppi. Il rischio sollevato dal Segretario Comunale è quello che, se non passa questa variazione e ratifica della delibera, ci saranno conseguenze su alcuni servizi, come il sociale e le ore di lavoro di alcuni dipendenti.
Dopo più di 45 minuti di STOP, il Partito Democratico legge una nuova dichiarazione di voto, rimangiandosi il suo voto contrario precedente e decidendo di astenersi.
PT, vota contrario e SI favorevole. La ratifica passa.
Commento: abbiamo assistito ad una scena incredibile.
Progetto Territorio anche l’anno scorso aveva votato contrariamente: le priorità sulle quali stanziare nuovi fondi si ritengono altre, solo dopo viene la, seppur importante, ex-Filanda. Inoltre in opposizione il progetto è stato seguito non al 100% del suo iter: per fare questo servirebbe essere, ovviamente, presenti in Giunta.
Il Partito Democratico invece, che l’anno scorso all’interno della lista Sulbiate Insieme si era espressa favorevolmente (Delibera di Consiglio Comunale n.42 del 29/09/2010), oggi dichiara il voto contrario, senza essersi informato delle conseguenze che ci sarebbero state sull’Ente pubblico. Una, a dir poco, leggerezza. Leggerezza che si somma al fatto che fino a poche settimane fa, il Circolo ha nuovamente affermato che NON E’ IN DISCUSSIONE il programma elettorale. Eppure puntano alla contrarietà.
Il dietro front, che è stata anche un pessimo danno di immagine (ma quello è un problema che riguarderà loro), ha come conseguenza:
- la non espressione del PD (astenersi vuol dire non prendere decisione)
- il progetto che hanno criticato, proprio grazie alla loro astensione, andrà avanti comunque, avendo, Sulbiate Insieme, i numeri per approvarlo
In quei 45 minuti il nostro Comune ha rischiato il Commissariamento, a detta del Segretario Comunale.
È stato chiesto come mai la Giunta avesse prodotto quella delibera, se non aveva avuto la certezza che il PD la portasse avanti. La risposta è stata che era nel programma elettorale e quindi nessuno immaginava che un gruppo di maggioranza, il PD, non votasse a favore. Ognuno tragga le debite conseguenze. Incidenti del genere, è stato detto dal Sindaco, potranno ricapitare. Aggiungiamo noi: sì, solo se la situazione in Consiglio Comunale rimane così come è.
- Altre due variazioni di bilancio si sono susseguite. Tutte e due sono passate.
Commento: su tre gruppi consiliari, anche su queste variazioni abbiamo la seguente situazione:
- 2 gruppi consiliari che si esprimono chiaramente: Sulbiate Insieme, vota favorevolmente, Progetto Territorio vota contrario
- 1 gruppo che non decide: il Partito Democratico si astiene.
Ci domandiamo se nei prossimi due anni e mezzo si ripeterà all’infinito questa formula.
Su temi importanti come il bilancio, non ci si può pensare di astenere.
Il voto a favore lo si da perché si ha una certa visione di come far crescere il paese, il voto contrario perché la visione che si ha è un’altra. Ma l’astensione è impensabile, a nostro modo di vedere, e non può essere considerato meramente una “forma di protesta” o simili. Ricordiamo poi, riprendendo le parole del Sindaco poco prima che era iniziato il Consiglio Comunale che “la Maggioranza è composta di due gruppi SI e PD per un totale di 12” . Il PD non può quindi considerarsi un gruppo di opposizione.
- E’ passata la mozione del Partito Democratico grazie ai voti di Progetto Territorio.
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| Dichiarazione di voto di PT |
Commento: il voto favorevole alla mozione del PD è da leggersi solo per coerenza con le votazioni che hanno portato a presentare le mozioni del 18 luglio e del 10 giugno ultimi scorsi. Sottolineiamo che il voto favorevole è verso i meri “principi generali” alla base della mozione stessa.
- Delle 3 interrogazioni di PT ci preme evidenziare quella meno “tecnica”:l’interrogazione sui permessi lavorativi richiesti dal Vicesindaco. Appena avremo il testo di risposta anche delle altre lo pubblicheremo.
All’inizio dell’interrogazione è stato evidenziato che le determine (gli atti amministrativi di pagamento) erano errate in alcune parti: nello specifico si è osservato che non sono mai stati chiesti permessi per svolgere i Consigli Comunali, ma solo per le Giunte e i mandati più importanti.
Commento: è stata fatta chiarezza, ne siamo soddisfatti e sottolineiamo come sia corretto che si ricorra e non si abusi di una legge giusta che fa sì che si possa espletare al meglio il proprio mandato elettorale. Una nota di rammarico la sottolineiamo per il tono che si andato a sviluppare nelle risposta, che ancora una volta è degenerato. Ci sarebbe piaciuto evitare di finire in bagarre (di certo si è messa anche l’ora tarda e lo stress accumulato, ma non sono scusanti valide). A parte questa nota di rammarico, vediamo certamente in maniera favorevole l’impegno degli amministratori-lavoratori, così come importante è stata la precisazione relativamente alle (non) richieste di permessi per il Consiglio Comunale, dato l’errore tecnico delle determine.
Senza ombra di dubbio anche questi temi saranno trattati nella serata aperta di mercoledì prossimo, 5 ottobre, presso la Biblioteca Comunale. Link: qui



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