fonte: Il Giornale (QUI i dettagli)
La foto con il volto sanguinante mostra Gheddafi in fin di vita. In pochi minuti lo scatto fa il giro del mondo. Poco dopo arriva la notizia: il Colonnello è morto. E' stato ucciso a Sirte, sua città natale, finita sotto il controllo degli insorti. Sulla dinamica c'è ancora da fare chiarezza. Girano alcune versioni: secondo Libya Tv gli avrebbero sparato un colpo alla testa, per al Jazeera il raìs è stato ucciso durante uno scontro a fuoco, mentre per l’ambasciatore libico a Roma, Abdul Hafed Gaddur Gheddafi, sarebbe morto in seguito alle gravi ferite riportate ad entrambe le gambe durante la cattura.
L'ultima roccaforte dei fedelissimi di Gheddafi, Sirte, è stata conquistata dai ribelli stamattina, dopo giorni di duro assedio. I combattenti del Cnt all’alba hanno lanciato l’assalto finale e in poche ore hanno cacciato i lealisti dalle loro postazioni. La bandiera degli insorti, quella della vecchia Libia monarchica, è stata issata sul centro della città. Diverse le versioni circolate sinora sulla cattura e la morte del Colonnello. Secondo alcuni l’ex dittatore sarebbe stato trovato nascosto in una buca, in una casa privata di Sirte. Alla vista dei combattenti del governo transitorio, il rais ha urlato per due volte: "Non sparate, non sparate!". Secondo altri, invece, un convoglio di 40 veicoli di fedeli a Gheddafi è stato colpito da aerei della Nato mentre stava cercando di fuggire da Sirte verso ovest. A bordo di un mezzo, ci sarebbe stato anche il rais. C’è stato un violento scontro a fuoco e il raìs sarebbe rimasto ferito a entrambe le gambe. Le tv libiche e Al Arabiya hanno riferito che il raìs è stato portato verso Misurata a bordo di un aereo del Cnt, ma è arrivato morto.
Gli arresti A Sirte sono stati arrestati anche il figlio Mutassim Gheddafi, il capo dei servizi segreti Abdallah Senoussi e il portavoce Moussa Ibrahim. Sarebbe rimasto ucciso, invece, il ministro della Difesa del regime, Abubakr Yunes Jaber.
Cosa accadrà ora? Si apre la fase due, che passa, giocoforza, dalla formazione di un governo definitivo della nuova Libia, che potrà/dovrà definire anche i contratti petroliferi con le varie imprese straniere. Due giorni fa il segretario di Stato Usa Hillary Clinton aveva anche sottolineato la necessità di creare un esercito ufficiale
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