fonte: Il Giornale. Pagina completa: QUI
Il corteo si è trasformato subito in guerriglia. La capitale è sotto attacco: auto date alle fiamme in centro città, vetrine di negozi distrutte e sedi delle banche assaltate. Si temeva una degenerazione violenta e così è stato appena tra i manifestanti sono apparsi i black bloc incappucciati e vestiti di nero.
Diverse auto sono state date alle fiamme lungo il percorso della manifestazione, soprattutto su via Cavour. Sono stati danneggiati anche due distributori di benzina e assaltate sedi di banche (video) e un negozio. I violenti hanno poi occupato la scalinata della Basilica di Massenzio. Con caschi e volto coperto hanno raggiunto i Fori Imperiali.
Le violenze non si sono fermate. Due troupe di SkyTg24, denuncia la rete, sono state assalite dai black bloc. Un 60enne che tentava di fermare un lancio di bottiglie contro i vigli del fuoco che spegnevano alcuni roghi è stato ferito al volto.
Un fumogeno e delle bombe carta sono stati lanciati contro la ex sede dell'Agenzia delle entrate a via Labicana. Manifestanti hanno cercato di fermare i violenti, ma hanno desistito e sono fuggiti per paura di "vendette" e ritorsioni da parte dei violenti. Un'altra bomba carta ha colpito un'agenzia interinale ManPower.
Violento lancio di bottiglie, oggetti contundenti e bombe carta contro uffici del ministero della Difesa in via Labicana 17. Gli incappucciati hanno sfondato il portone e stanno entrando all’interno del Ministero. Lanci di bombe carta e altre auto date alle fiamme. A fuoco i due piani dell'edificio ministeriale. La polizia ha caricato i manifestanti, che hanno colpito anche la Banca Popolare del Lazio in via Merulana, angolo di via Labicana. Nella filiale anche alcuni petardi. Bombe carta e bastoni contro la Polizia.
Un manifestante in piazza ha perso un dito in seguito al lancio di un petardo. Ancora molti disordini. Lancio di lacrimogeni da una parte e cariche dei rivoltosi dall'altra. Il cordone di sicurezza costituito dalla polizia con autoblindi e fuoristrada sta indietreggiando su piazza San Giovanni, ora teatro degli scontri.
Un agente è rimasto ferito nel corso degli scontri a Piazza San Giovanni a Roma. Il poliziotto, con una grave frattura alla gamba, è stato soccorso e trasportato in ospedale dal personale del 118. Ferito anche un manifestante, a terra sanguinante.
Continuano gli scontri. Il gruppo di violenti, definito come "organizzato, conoscitore delle strategie di guerriglia" tenta l'assalto a un blindato della forze dell'ordine (foto). Il mezzo è bombardato di sanpietrini dai "black bloc", a cui le forze dell'ordine rispondono con gli idranti. Attoniti i manifestanti più pacifici, intrappolati in piazza S. Giovanni, sulle scalinate della basilica, mentre continua lo scontro in fondo alla piazza. Difficile comprendere come sia composto il gruppo che reagisce con violenza.
Una vera e propria barricata costruita con file di cassonetti disposti in mezzo alla strada sta bloccando via Appia, poco prima di Piazzale Appio. Lo sbarramento funge da riparo ai black bloc. Nelle vie laterali a piazza S. Giovanni fuga di cittadini e dei manifestanti pacifici.
Già in tarda mattinata erano state fermate quattro persone a bordo di un auto, appartenenti all'area anarco-insurrezionalista. I Carabinieri hanno sequestrato zaini contenenti caschi da motociclista, maschere antigas, mefisti,parastinchi, mazzette da muratore, piede di porco, 500 biglie di vetro e una fionda professionale di grosse dimensioni e bottiglie di vetro.
I primi momenti della manifestazione Centinaia di manifestanti si erano radunati in piazza della Repubblica (foto), in vista della partenza del corteo. Tra gli striscioni esposti slogan su giustizia ("Quando l’ingiustizia diventa legge ribellarsi è un dovere"), dei sindicati ("Pomigliano non si piega"), e slogan sulla necessità delle proteste ("Una sola soluzione: la rivoluzione"), a firma Red Block.
A corteo iniziato (foto) diversi i gesti dimostrativi compiuti dai manifestanti. Alcuni precari, con il volto coperto dalla maschera di "V per vendetta", ormai un simbolo di queste proteste, ha effettuato un blitz all'hotel Atlantico, dando fuoco alle bandiere italiana e europea (foto), appendendo uno striscione che recita "Que se vayan todos" e lanciando biglietti con scritto "è arrivata la vendetta precaria". In Piazza Repubblica è comparsa - tra le diverse iniziative di folklore - una bara di cartone con riportato da un lato il nome di Silvio Berlusconi e sul fronte la scritta Kapitalism. "Basta cricca - recita un cartello esposto - dimissioni

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