Apparso in queste settimane su "Voce Amica" (il periodico mensile dell'associazione di volontari DON MARIO CICERI), riportiamo l'editoriale prodotto dalla redazione (non sappiamo se condiviso con tutti i soci iscritti all'associazione) che espone una visione molto personale delle dimissioni del 27 dicembre scorso.
Personale in molti punti, soprattutto perchè, come avrete modo di leggere, si da ancora una semplice e sola visione di acredine tra persone lasciando completamente in disparte i veri motivi che hanno spinto la maggioranza dei Consiglieri a dimettersi.
Dopo questo editoriale, gli ex-Consiglieri di minoranza hanno prodotto una lettera alla redazione "Voce Amica" per agevolare la lettura di quanto è avvenuto nei mesi scorsi, affinchè si possa chiarire a chi ha scritto l'editoriale che molti punti sono stati completamente tralasciati.
Di seguito riportiamo l'editoriale di "Voce Amica" e la lettera degli ex-Consiglieri di Minoranza
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Editoriale "Voce Amica" |
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Editoriale "Voce Amica" |
Lettera degli ex- Consiglieri di minoranza
Egregia redazione,
ci sia innanzitutto permesso esprimere la nostra gratitudine ai Volontari della Don Mario Ciceri che da anni offrono il loro silenzioso contributo ai Sulbiatesi; contributo che,nello spirito di servizio alla Comunita’ ,e’ stato garantito con continuita’ al di la’ dei “colori” delle Amministrazioni che si sono succedute negli anni.
E’ quindi con un certo disappunto che abbiamo letto quanto da voi recentemente pubblicato con Voce Amica e distribuito ai vostri 239 soci;disappunto causato non dalla vostra valutazione col-
pevolista degli accadimenti riconducibili alle dimissioni del 27 dicembre (non il 30) ma,per fazio- sita’ o disinformazione poco importa, dall’omissione di fatti e ed elementi che avrebbero messo i lettori in grado di comprendere chiaramente i temi trattati e formulare un loro autonomo giudizio.
Riteniamo pertanto completare e commentare,sulla base di quanto risulta realmente agli atti,alcune vostre ricostruzioni nella speranza di contribuire a far chiarezza ;cio’non fosse per voi esaustivo,
siamo disponibili ad un incontro.
Relativamente a quanto da voi scritto : “consiglieri sconsigliati” hanno fatto cadere l’Amministrazione non con un voto di sfiducia in Consiglio ,che sarebbe stata la prassi giusta,dovuta e democratica ma con l’abbandono irresponsabile ….del proprio ufficio e del
proprio dovere …….
Ribadiamo che :
a) dal punto di vista formale, il D.L.S 18 agosto del 2000, n.267 prevede, all’ articolo 141 “i consigli comunali e provinciali vengono sciolti per “ cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purche' contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, della meta' piu' uno dei membri assegnati, non computando a tal fine il sindaco o il presidente della provincia.
b) dal punto di vista politico , questa e’ la dichiarazione con cui i Consiglieri hanno sostenuto “l’abbandono irresponsabile” :
“ I Consiglieri hanno dovuto prendere atto di una crisi politica che imperversava ormai ininterrottamente dal mese di maggio 2011, che ha visto l’allontanamento dalla volontà popolare espressa nelle elezioni del 6 e 7 giugno 2009, che, tra l’altro, ha provocato una estrema difficoltà di far proseguire l’attività amministrativa. Gli stessi hanno anche dovuto prendere atto della mancanza di volontà del Sindaco, quale rappresentante dell’Amministrazione, di risolvere la crisi in corso rispettando però il voto popolare; nove Consiglieri hanno deciso di intraprendere questa azione non potendo più ritenere accettabile questa situazione”
Evitando di soffermarci sui comportamenti politici ed istituzionali del gruppo SI,che hanno impedi-
to una risoluzione meno dolorosa della crisi, ci limitiamo a riportare i fatti che hanno indotto i “consiglieri sconsigliati all’abbandono irresponsabile “ :
1) il passaggio di 4 consiglieri dal gruppo SI al nuovo gruppo PD,l’uscita dei rappresen-
tanti PD dalla giunta e l’ iscrizione di 3 assessori al PDL che,di fatto,decretava la fine della compagine (SI-PD) uscita vincente dalle elezioni del 2009 :
Ø giugno 2009 : la lista Sulbiate Insieme vince le elezioni;all’interno della lista ci sono Mg. Crespi,E.Villa,L. Cereda,L. Fassina,M. Leoni iscritti e sostenuti dal PD nella campagna elettorale (vedi locandina).
Ø maggio 2011 : al consigliere L. Fassina viene revocata la carica di Assessore
Ø giugno 2011 : 5 consiglieri lasciano il gruppo SI e danno vita al gruppo PD (atto n.29 del CC del 10 giugno 2011).
Ø luglio 2011 : l’assessore MG. Crespi (PD) rimette al Sindaco l’incarico
Ø agosto 2011 : il consigliere Crespi lascia il gruppo PD e accetta la nuova carica di assessore
Ø ottobre 2011 : tre assessori della lista SI si iscrivono al PDL
Ø dicembre 2011 : 2 consiglieri lasciano il gruppo PT e danno vita al gruppo PDL (i tre assessori PDL presenti nella nella lista SI non confluiscono nel nuovo gruppo PDL).
2) La consapevolezza che la lista Sulbiate Insieme governava solo grazie al voto di astensio-
sione del gruppo PD senza quindi alcuna maggioranza politica;lo dimostrano i risultati delle votazioni su vitali atti amministrativi quali le variazioni di bilancio,il piano diritto allo studio etc. Addirittura su atti relativi la Pedemontana e l’outlet la lista Sulbiate Insieme fu messa in minoranza e sul prospettato cambio dell’area destinata alla residenza disabili fu costretta a ritirare la delibera portata in Consiglio :
v con 10 voti favorevoli (PD+PT), 4 contrari (Stucchi,Zoia L,Brambilla, Cavenaghi),3 astenuti (Zoia M, Zanoni,Vincenti) nel Consiglio Comunale del 10 giugno 2011 (atto n. 30) viene approvata la richiesta di ritiro della delibera n. 39 con cui la giunta comunale (con voto contrario di Mg. Crespi/L. Fassina) in data 19 aprile 2011 dava parere preventivo POSITIVO alla grande distribuzione sull’area contraddistinta da PE19/PE20 (40000 mq).
v con 9 voti favorevoli (PD+PT) ,8 contrari (Stucchi,Brambilla,Cavenaghi,Crespi,Zoia L,Zoia M,Zanoni,Vincenti) nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2011 (atto n. 49) viene approvata la mozione del PD per :
- vincolare le azioni del Sindaco in merito ai rapporti con Pedemontana,Provincia e Regione alla preventiva presentazione delle questioni in Consiglio,che ne esprimera’ le lineee guida
- di riaffermare la scelta politica di indirizzo fatta il 10 giugno in merito al rifiuto di prevedere a Sulbiate una grande struttura di vendita
v con soli 8 voti favorevoli (SI), 5 contrari (PT), 4 astenuti (PD) nel CC del 30 settembre 2011 (atto n. 41) viene ratificato la variazione di bilancio come da delibera di giunta 53 del 23 agosto 2011.
v con soli 8 voti favorevoli (SI),5 contrari (PT) e 4 astenuti (PD) nel CC del 30 settembre 2011 (atto n. 42) viene approvata la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi.
v con soli 8 voti favorevoli (SI),5 contrari (PT) e 4 astenuti (PD) nel CC del 30 settembre viene approvata una variazione al bilancio preventivo 2011 (N.B : il CC fu sospeso e dopo l’incontro con i capogruppo il PD,che aveva preannunciato voto contrario,si astenne).
v con soli 8 voti favorevoli (SI),5 contrati (PT-PDL) e 4 astenuti (PD) nel CC del 29 novembre (atto n. 53) viene approvata la nuova convenzione con la scuola parrocchiale dell’infanzia.
v con soli 8 voti favorevoli (SI), 5 contrari (PT-PDL) e 3 astenuti (PD) nel CC del 29 novembre 2011 (atto n. 54) viene approvato il piano diritto allo studio 2011/2012.
v su richiesta dei capogruppo PD,PDL,PT nel CC del 29 novembre 2011 la maggioranza SI ritira dall’ordine del giorno la delibera n. 58 con cui l’Amministrazione definiva le linee guida per assegnare un area per la realizzazione della residenza disabili sul territorio del comune di Sulbiate. A seguito di questo atto la RDS sara’,come originariamente previsto,costruita sul terreno di proprieta’ Aicurzio/Sulbiate sul territorio di Aicurzio.
v Con soli 8 voti favorevoli (SI),5 contrari (PDL-PT) e 4 astenuti (PD) nel CC del 29 novembre viene approvato l’assestamento di bilancio previsionale 2011
La fine della Legislatura anticipata è stata un atto molto forte ma, come risulta chiaro dalla rico-
struzione degli accadimenti, ha avuto alle spalle almeno 6 mesi di ingovernabilità senza che si intravedesse alcuna soluzione politica che rispettasse le scelte del 2009 dei Cittadini Sulbiatesi .
Si poteva fare finta di nulla fino al 2014, oppure cosi’come abbiamo fatto, prendere atto che la lista SI non rappresentava piu’ la volonta’ della maggioranza dei Consiglieri e,con le nostre dimissioni in massa,ridare la parola ai Cittadini senza perdere ulteriore tempo.
Chiarito l’aspetto relativo le dimissioni, ci sia consentito fornire una versione piu’ “puntuale” circa l’outlet;le cose non sono propriamente andate come da voi scritto :
“tra parentesi il Sindaco,per dovere d’ufficio, ha portato in Consiglio la richiesta dell’outlet,i consiglieri l’hanno bocciata e la proposta e’ caduta,non c’e’ piu’” .
Mai il Sig. Sindaco porto’ in Consiglio Comunale,nemmeno a livello di comunicazione, il tema o dibattito sull’outlet ; ne tantomeno la lista Sulbiate Insieme accenno’ all’outlet nella campagna elettorale del giugno 2009.
Due furono le delibere con cui le giunte Stucchi fornirono parere positivo alla realizzazione dell’outlet sul territorio Sulbiatese :
1) la prima ,con atto n.56 del 29 aprile 2009 pubblicato all’albo pretorio il giorno prima le elezioni comunali , portava l’area destinata alla grande distribuzione dai 4000 mq, previsti dal PRG del 2004 per ilPE19 ,a 20000 mq (5x) .
2) la seconda,atto n. 39 del 19 aprile 2011 approvata con 4 voti favorevoli e Mg.Crespi/
L.Fassina contrari) prevedeva l’integrazione delle aree PE19 e PE20 (i cui oneri di urbanizzazione erano gia’ stati anticipati dalla proprieta’ nel 2008 ) portando l’area destinata alla grande distribu- zione dai 4000 mq,previsti dal PRG 2004,a circa 40000 mq (10 x).
Le principali motivazioni per cui le giunte fornirono, con varie clausole, parere positivo alla rea-
lizzazione di un centro di grande distribuzione vanno dalla necessita’,riportata nella prima delibe
ra di “ottenere una congrua somma quale anticipo finanziario degli oneri di urbanizzazione futuri per consentire all’amministrazione comunale di risolvere alcune criticita’ viabilistiche gia’ esistenti sul territorio comunale” alla richiesta,della seconda delibera, “ che la societa’ si faccia carico di importanti opere destinate a mitigare l’impatto della Pedemontana ed a garantire la continuita’ territoriale ed una migliore progettualita’ della viabilita’ connessa”(le due delibere sono riportate integralmente sul blog del PD).
E’ solo con la mozione presentata da PT nel CC del 10 giugno 2011 (atto n.30) ed integrata da un emendamento presentato dal PD , che il tema outlet arriva in Consiglio Comunale e con 10 voti favorevoli (PD-PT), 4 contrari (Stucchi,Cavengahi,Brambilla, Zoia L.) e 3 astenuti (Zoia M,Zanoni,Vincenti) viene approvata la richiesta di ritiro della gia’ citata delibera n.39 .
In estrema sintesi il Consiglio Comunale si esprime contro la realizzazione dell’outlet.
Chiudiamo il nostro intervento prendendo spunto dalla vostra citazione che,cosi’modificata, ci sembra piu’ confacente alla realta’ :
chi non sa superare la dicotomia tra il vero ed il falso ,tra cio’ che uno pensa e cio’ che e’ vero, diventa schiavo del proprio pensiero ed in ultimo termine perde il senso della realta’.
A vostra disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti,
Gli ex-consiglieri di PT e PDL
P.S : Per onor di cronaca ricordiamo che “ I consiglieri sconsigliati” hanno incontrato in assemblea pubblica i Cittadini Sulbiatesi e relazionato,in dibattito, gli stessi sulle motivazioni delle loro dimissioni.