martedì 1 novembre 2011

PDL Sulbiate. Rassegna Stampa

dai giornali di oggi, martedì 1 novembre

 


Il Sole 24 Ore (Maximilian Cellino e Morya Longo) - Spread è un termine tecnico … per indicare … la distanza che ci separa da uno Stato ritenuto universalmente affidabile come la Germania … Lo spread tra BTp e Bund è salito sopra i 400 punti base … Questo numero non è preoccupante in termini assoluti … È vero che il costo medio di titoli di Stato sta salendo … ma questo non è ancora un livello che possa mettere in ginocchio l’Italia: gli economisti calcolano che ogni punto percentuale di incremento, abbia un impatto sul deficit pari ad appena lo 0,2% del Pil … Esiste un livello massimo per i rendimenti … ? Sul mercato qualcuno tende a guardare il 7% come rendimento decennale non superabile … È vero che in termini assoluti il fatto che i BTp decennali superino il 7% non avrebbe un impatto devastante sui conti pubblici: il debito pubblico italiano ha una durata media abbastanza elevata (superiore ai 7 anni), per cui l`aumento dei rendimenti deve durare molto tempo per avere un effetto forte e destabilizzante … Le banche italiane sono veramente in crisi? … Quando paragoniamo alcuni loro indicatori fondamentali di bilancio con quelli degli istituti di credito del resto d’Europa, si nota più di un paradosso. Se lo stato di salute di una banca si misurasse con i titoli «tossici» che hanno in portafoglio, cioè con quegli strumenti sintetici creati impacchettando mutui subrime e obbligazioni strutturate che hanno provocato la crisi del 2007-2008 … si scoprirebbe che i nostri istituti stanno molto meglio di molte concorrenti: solo il 4% di questi «salsicciotti» indigesti stanno infatti in Italia. La quota maggiore è invece nella pancia delle banche francesi e tedesche … quando si considera … il rapporto tra le attività e il patrimonio netto, che in fondo rappresenta una misura della vulnerabilità di un istituto a eventuali shock sui mercati: anche in questo caso le italiane sono fra le più virtuose, con una leva pari a14 e decisamente più contenuta rispetto ai 35 di Germania e ai 30 di Francia …



Corriere della Sera - … Per Pannella … «il rapporto che i Radicali ebbero nel ’94 con Berlusconi fu politicamente leale, tanto che nel gruppo di Forza Italia non avemmo alcun problema. La stessa cosa però non sta accadendo oggi con il Pd». Il leader radicale dice che stava meglio con il Cavaliere: ha ricordato infatti che il suo partito si è «ritrovato con Berlusconi quando lui ha appoggiato i nostri referendum, la candidatura di Emma Bonino alla Ue e tutto il resto». A tratti Pannella ha raccontato il suo rapporto con il premier senza celare affetto e familiarità … Invece descrive così la tormentata coabitazione all’interno del gruppo del Pd: «Siamo in 9 parlamentari tra Camera e Senato nel loro gruppo e questo è il frutto di uno sporco ricatto di un partito sporco. Uno si può lavare, ma nei nostri confronti c’è un atteggiamento vigliacco». E, ancora, una stoccata a Walter Veltroni che escluse i Radicali dall’apparentamento con il Pd, mentre incluse Antonio Di Pietro: «Così hanno commesso il peggiore delitto, perfino nei confronti della loro base» …



La Padania (Igor Iezzi) – La strategia è chiara. Che tutto vada a rotoli, e per tutto si intende il Paese, non è un problema. L’importante è danneggiare l’immagine del governo … L’ultima proposta-provocazione, una contro-lettera alla Ue, arriva da Antonio Di Pietro. Solo qualche giorno fa il governo ha ottenuto il via libera dall’Ue su un progetto di rilancio per lo sviluppo. Una lettera di intenti che ora va concretizzata. Il semaforo verde quando tutti temevano-auspicavano uno stop, dovrebbe indurre tutti a mettersi di impegno. In Italia però c’è un’opposizione che pur di far cadere il governo è disposta a giocare allo sfascio …



L’Unità (Francesco Piccolo) - La notizia … del conflitto Renzi-Bersani … ha distolto lo sguardo rassicurante sulla ossessione della fine di Berlusconi … Racconta … che all’interno del partito ci sono conflitti forti …



Il Tempo (Francesco Damato) - Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi fa non bene ma benissimo, a dispetto degli improperi delle opposizioni, a preoccuparsi di quello che stanno conducendo «nuclei organizzati», come lui li ha definiti, impegnati «clandestinamente a trasformare il disagio in rivolta». Se ne sono visti i segni non più tardi di una quindicina di giorni fa a Roma, dove poco, assai poco è mancato che ci scappasse il morto, per ripetere un’espressione adoperata qualche giorno prima da Antonio Di Pietro nella curiosa speranza di poterne addebitare la colpa al solito Cavaliere … Con il ferro e il fuoco del 15 ottobre a Roma, sono state disinvoltamente, e irresponsabilmente, rimosse anche le notizie non certo lontane dell’attenzione, chiamiamola così, riservata allo stesso Sacconi da quel che è rimasto o tenta di rivivere del terrorismo in un Paese come il nostro …



Italia Oggi (Marco Castoro) - Per un milione (di lire) il signor Bonaventura era pronto a tutto. Viene da pensare come reagirà il segretario Angelino Alfano quando si conteranno le tessere di iscrizione al suo partito, il Pdl. Che stando alle prime stime potrebbero arrivare proprio a quota un milione, o sfiorare la storica cifra … Un milione di tesserati porta in cassa milioni di euro, perché ci sono anche le quote per i segretari, i parlamentari e quant'altro …



Secolo d’Italia (Luca Maurelli) - Il primo caso di un partito che scende in piazza per una prova di forza contro la propria minoranza interna si realizzerà sabato prossimo a Roma, dove il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha convocato una manifestazione nazionale di cui, al momento – se si esclude il braccio di ferro in atto con Matteo Renzi – sfuggono gli obiettivi politici esterni. Sì, certo, sfilare contro Berlusconi è sempre un richiamo affascinante per uno di sinistra, ma stavolta la tempestività dell’evento sembra coincidere più con i problemi creati a Bersani dalla Leopolda di Renzi che con quelli derivanti al Paese dalla Gnocca di Berlusconi … Renzi a parte, siamo di fronte al primo caso di un partito di opposizione che invece d tentare la spallata per andare alle urne, propone come piattaforma per il dopo-Berlusconi un governissimo destinato a durare chissà quanto …

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