martedì 29 novembre 2011

«Il Popolo della Libertà che vogliamo»: fa il tutto esaurito in Villa Reale

La Villa Reale di Monza non è riuscita a contenere il "Popolo della Libertà" riunitasi ieri sera, 28 novembre, in assemblea per guardare avanti. «In un momento così difficile della politica bisogna avere idee chiare sul futuro» - ha esordito l'onorevole Elena Centemero aprendo di fatto il dialogo con i centinaia di simpatizzanti e tesserati presenti.
E presente non c'era solo il "popolo", ma anche personalità politiche del calibro di Ignazio La Russa, Mario Mantovani (senatore) o il presidente di regione Lombardia, Roberto Formigoni, e i consiglieri regionali Stefano Carugo, Massimo Ponzoni e Roberto Alboni. Una riunione in vista degli attesi congressi, slittati probabilmente a gennaio, se non a febbraio.
pdl villa reale1 281111Dai congressi, hanno precisato dal palco, non dovrà uscire solo il nome del coordinatore, ma dovrà sancire la rinascita del Pdl con idee ed indirizzi condivisi.
Domande e risposte. Nel salone d'onore le centinaia di persone intervenute hanno avuto l'occasione di confrontarsi per «ritrovare quei valori che contraddistinguono il Pdl» come ha sottolineato l'onorevole Centemero. «Il Pdl c'è. Siamo 1 milione e 200 mila tesserati in Italia (ben 12 milioni di euro raccolti), ben 9000 in Brianza e ci avviamo alla stagione dei congressi con un processo di democratizzazione del partito senza eguali – ha affermato Formigoni – Stiamo facendo un "bagno di rinnovamento", forse con qualche anno di ritardo, ma adesso è arrivato il momento del confronto delle idee». E Formigoni non ha potuto non parlare dell'alleanza con la Lega Nord: «Ancora forte in Lombardia, e spero che a livello nazionale la Lega sia illuminata da Dio e ritorni l'alleato di un tempo».
E poi l'attenzione è andata sul Governo Monti, vissuto da alcuni dei presenti come segno di sconfitta della politica voluta da Berlusconi. «Nessuna débacle, solo un atto di responsabilità verso il Paese – ha puntualizzato Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa – All'inizio non ero per nulla favorevole al governo tecnico, adesso, dopo aver visto la reazione dei mercati con il loro andamento negativo e con lo spread volato alle stelle, abbiamo avuto la conferma che le negatività non erano dovute al fattore Berlusconi, ma ad oggettive difficoltà a governare in questo momento». Un esecutivo tecnico che senza il Pdl non riuscirà a fare le riforme necessarie a superare questa crisi, ha concluso Mantovani, che quindi deve andare nella direzione delle manovre che già erano state impostate dal governo Berlusconi se si vuole tornare allineati con le direttive imposte dall'Europa.
pdl villa reale pubblico 281111

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