martedì 13 dicembre 2011

PDL Sulbiate. Il Piano provinciale sbarca in aula

campo-granoturco
fonte: MBNews
Ogni giorno in Brianza il cemento si mangia 4 mila metri quadrati di territorio, l’equivalente di 12 campi da tennis. Partendo da questo dato shock la giunta provinciale di Dario Allevi ha messo a punto il nuovo Piano territoriale di coordinamento della Brianza. Il documento, «costato» 31 sedute di commissione, si prefigge di salvaguardare le ultime aree verdi rimaste (l’area è una delle più cementificate d’Italia).
La prossima settimana sbarcherà in Consiglio per l’adozione e i partiti d’opposizione stanno già affilando le armi per cercare di rendere ancora più pressanti e ampi i vincoli. I dati dicono che la Brianza conta 405 chilometri quadrati di territorio. Di questi, 186 sono non urbanizzati e il Ptcp ne tutela 161 fra parchi regionali, Parchi locali e ambiti strategici agricoli. «La priorità assoluta di questo documento è la tutela delle poche aree ancora libere – ha esordito Allevi – Per questo abbiamo realizzato il Piano in tempi record, avendo ben presente che da noi ogni giorno vengono consumati 4000 mq di suolo. Serve mettere un freno al più presto per poter consegnare alle nuove generazioni una Brianza ancora vivibile e verde».
Il documento, realizzato dall’Amministrazione in collaborazione con i tecnici del Pim, contiene le prescrizioni valide per i 55 Comuni MB in materia di difesa del suolo, sistema insediativo, sistema socio-economico, sistema della mobilità, paesaggio e ambiente, ambiti agricoli strategici. A conti fatti, restano libere aree per un totale di poco superiore ai 25 chilometri quadrati, ovvero solo il 6% dell’intera superficie. Ed è proprio su questa percentuale che i partiti d’opposizione hanno intenzione di dare battaglia. «Il Piano ha recepito molte delle nostre richieste – ha commentato Domenico Guerriero, capogruppo Pd in Consiglio -. Sono stati fatti dei passi avanti, ma le cose che non funzionano sono ancora molte». In primo luogo la percentuale di aree che rimane senza protezione che dovrebbe essere aumentata. Poi, alcuni «buchi» come quello su Monza dove è stato appena adottato il Piano di governo del territorio e sul quale il Ptcp dice poco o nulla.

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