Dopo aver rivendicato la validità delle politiche del Governo Berlusconi, anche sul terreno dell'economia, Cicchitto ha lanciato l'allarme sui rischi che anche gli interventi decisi dall'attuale esecutivo possano andare a vuoto: "L'intervento così incisivo che facciamo oggi, quelli altrettanto incisivi fatti nel passato, non corrono il rischio -ha chiesto sempre rivolgendosi al premier - di essere vanificati se a livello europeo non ci si misura, e questo dovrebbe essere materia di riflessione per la Merkel, per Sarkozy che tante lezioni a proposito e a sproposito ci hanno dato nel passato, se non ci si misura con il dato strutturale e costitutivo. Cioè che non si dà moneta unica se alle spalle di questa moneta unica non c'è un governo omogeneo, non ci stanno politiche economiche dei vari Paesi europei
omogenee, non c'è una banca di riferimento che non sia quella limitata alle azioni della Bce". E' questo il "punto debole per l'Europa", ha ammonito Cicchitto.
Le scelte politiche del Pdl "in questo mese drammatico sono state dominate dalla preoccupazione per gravissima crisi dell'euro" ma è proprio la costruzione europea
attuale il "punto debole" dell'azione del Governo. Lo ha detto Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati azzurri, intervenendo in aula alla Camera dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Monti sulla manovra economica.
"Per questo - ha aggiunto rivolto al capo del Governo - abbiamo dato via libera al
suo Governo mentre in condizioni normali avremmo scelto le elezioni".
attuale il "punto debole" dell'azione del Governo. Lo ha detto Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati azzurri, intervenendo in aula alla Camera dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Monti sulla manovra economica.
"Per questo - ha aggiunto rivolto al capo del Governo - abbiamo dato via libera al
suo Governo mentre in condizioni normali avremmo scelto le elezioni".
Nessun commento:
Posta un commento