Ospitiamo l'appello al voto distribuito in questi giorni a tutti i Cittadini di Sulbiate, da parte dei componenti della Lista Civica "Facciamoci in quattro per Sulbiate"
CARI CONCITTADINI,
in un'ora così decisiva per il destino collettivo e per le sorti della democrazia nel nostro piccolo paese, ci permettiamo di entrare nelle Vostre case per ri-spiegare le ragioni della nostra partecipazione alle Elezioni del 6-7 maggio, e, allo stesso tempo, per invitarvi ad essere protagonisti delle scelte che trasformano il nostro territorio, la nostra vita quotidiana, il nostro futuro.
Per "esserci" e votare in maniera responsabile, occorre però essere informati, andare oltre le apparenze e conoscere la verità dei fatti che hanno determinato questo momento politico. Capire un problema è infatti il primo passo per risolverlo. È utile quindi ricapitolare sinteticamente gli accadimenti di una crisi politica che negli ultimi mesi si è sempre più aggravata, fino al suo epilogo, il 27 dicembre 2011. Lo facciamo non per ritornare al passato, ma come contributo alla crescita della cultura politica e dell'informazione a servizio della libertà di scelta personale.
GLI ACCADIMENTI
Nei mesi di aprile e maggio 2011 assistiamo alla prima manifestazione della crisi, con la revoca della delega assessorile a Luigi Fassina, fino a quel momento (con il resto dei Consiglieri PD) alleato e co-artefice della vittoria elettorale di Sulbiate Insieme alle Amministrative del 2009.
Nel mese di giugno, durante una votazione in Consiglio Comunale, sul tema "outlet" ovvero Grande Distribuzione, la maggioranza politica di Sulbiate Insieme si sgretola e la crisi esplode. Vale la pena ricordare l'esito della votazione:
- FAVOREVOLI: Sindaco + 3 Consiglieri di maggioranza;
- CONTRARI: 5 Consiglieri PD + 5 Consiglieri di minoranza;
- ASTENUTI: 3 Consiglieri di maggioranza.
Inizia così una confusa fase politica dove la maggioranza ora si ricompatta con il PD ora si divide. Questa altalena di situazioni e di votazioni si trascina per mesi, senza che nessuno degli interessati riesca, nonostante i tentativi fatti, ad assumere un'iniziativa in grado di risolvere la crisi.
L'episodio culmine è rappresentato dal tentativo di Sulbiate Insieme di sostituire gli alleati del PD con i Consiglieri di minoranza del PDL, senza passare dalle elezioni, con la stessa disinvoltura con cui si cambia un indumento quando è sporco. Questo è lo sciagurato gesto che ha distrutto - senza appello - il precario equilibrio politico che aveva resistito per sei mesi. Su questo ignobile tentativo politico di voler governare a tutti i costi - si è consumata la crisi, con l'intesa tra i Gruppi Consiliari di PD, PDL. e Progetto Territorio, che, nella mattinata del 27 dicembre 2011 hanno congiuntamente rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale.
Da quel momento a Sulbiate il Consiglio Comunale non esiste più! Per garantire la continuità dell'Amministrazione, il Prefetto nomina un Commissario con il compito di traghettare il paese verso nuove elezioni.
Le dimissioni erano l'unico atto possibile in una situazione ormai compromessa. Coloro che accusano i Consiglieri dimissionari di irresponsabilità sono gli stessi che, con il loro atteggiamento politico, non hanno lasciato alternative.
LA POSTA IN GIOCO IN QUESTE ELEZIONI
Chi ha avuto la "sventura" di assistere ai Consigli Comunali, può ben comprendere di cosa stiamo parlando. Stiamo parlando di rispetto, di garanzie democratiche, di correttezza e stile istituzionale ripetutamente violati con un'arroganza inaudita. Stiamo parlando di cose che non si vedono, ma che vengono ben prima delle belle opere "da vendere" in campagna elettorale. Infatti, se di solito la competizione elettorale verte sul programma più bello o sulla lista più simpatica o che ha fatto tante cose per il paese, oggi, è bene che tutti lo sappiano, c'è molto di più in gioco: e cioè principi e valori che sono alla base della convivenza civile. Oggi, il voto ci offre la possibilità di accettare o di rifiutare come metodo di governo la "legge del più forte" rispetto alla regola delle cose giuste; di far nostra o di respingere l'idea che "il fine giustifica i mezzi sempre". Senza curarsi delle persone. Questo è stato il modus operandi dell'Amministrazione uscente, ed anche per questo, oltre a ciò che abbiamo già detto, è andata incontro a una fine così repentina. È’ arrivato il momento di dire basta a questo modo di governare che non accetta il dibattito, che respinge le critiche delegittimando l’avversario, che si appropria delle Associazioni (che devono essere apolitiche e apartitiche), del sito e dell'informatore istituzionale, strumentalizzando a proprio vantaggio perfino i partiti e l'attività del Commissario.
IL NOSTRO APPELLO
Per queste ragioni abbiamo raccolto questa sfida e siamo qui a metterci in gioco in questa partita politica, non contro qualcuno, ma per ripristinare qualcosa di importante che è venuto meno per responsabilità di chi ci ha governato. È per questo motivo che Vi invitiamo a fare della nostra causa la Vostra causa. In questo momento così decisivo Vi chiediamo di superare l'eventuale differenza e diffidenza politico/partitica verso di noi e di andare oltre, riconoscendoci la coerenza e la compostezza dei comportamenti (molti di noi avrebbero potuto stare "dalla parte del più forte" … ma non l'hanno fatto), la concretezza dei contenuti del programma basata sulla conoscenza del paese, la fermezza di impegno a voler garantire il confronto democratico nei vari livelli possibili: in maggioranza, tra maggioranza e opposizione, nei quartieri e con la cittadinanza intera. Tutti buoni motivi per sostenere la nostra lista, Facciamoci in Quattro per Sulbiate.
Se tutti noi rimarremo risolutamente fedeli agli ideali di libertà di pensiero e difesa della democrazia, riusciremo a prevalere in questa competizione elettorale, per il bene dei nostri concittadini, del nostro paese e delle sue Istituzioni politiche e democratiche.
Per poter fare tutto questo contiamo su di Voi … su di TE … sul tuo voto. È importante: si vince anche per un solo voto, in quanto non c'è ballottaggio. GRAZIE,
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