domenica 29 luglio 2012

Dal gruppo consiliare "Facciamoci in quattro per Sulbiate"




TROPPE GIUSTIFICAZIONI E POCHE VERITA’ ….

Difficile dire se la “difesa” di Sulbiate Insieme sia più ridicola o surreale. Di fatto è la conferma, già evidente con il silenzio/assenso con  cui i Consiglieri di maggioranza e lo stesso Sindaco hanno condiviso gli interventi di Stucchi, che  tutto il Gruppo avalla e condivide i comportamenti del 19 luglio e, come tale, è corresponsabile e complice del Vicesindaco.
Comunque è un insulto alla ragione leggere la ricostruzione dei fatti accaduti e le motivazioni che il Gruppo di Maggioranza adduce a giustificazione dell’inqualificabile comportamento del suo Vicesindaco durante e dopo la seduta di Consiglio Comunale del 19 luglio. Volutamente, non si fa cenno alcuno alle ulteriori dichiarazioni rilasciate dal Vicesindaco al Giornale di Vimercate “L’atteggiamento tenuto da Mattavelli non è da stronza, ma da stronza al cubo. L’avrei presa a schiaffi, ma sono un gentiluomo e certe cose non le faccio”.
Riguardo la seduta di Consiglio, è vero, purtroppo, che si è svolta “con la dinamica consueta”: Stucchi che commentava in malo modo gli interventi delle Minoranze, che monopolizzava gli interventi senza che nessuno lo richiamasse all’ordine, i Consiglieri di Maggioranza in silenzio, il Sindaco ed il Segretario Comunale che seguivano il suo personale show. Nulla è cambiato da quando era Sindaco; anche questa volta ha dato il meglio di sé.
Che dire poi di quanto indirizzato al Sindaco di Aicurzio :
 "Il Sindaco di Aicurzio è un soggetto un po' strano. Lui non ha nessun diritto nè ad essere informato né a informarsi su quello che fa la Fondazione le due Rose a Sulbiate" 
"Il Sindaco di Aicurzio è quello che ha detto che con il Commissario ha risolto la questione in 15 giorni.  Il sindaco di Aicurzio è un soggetto inattendibile se vogliamo dircelo tra pochi amici, prova ne è il fatto che si incazza se viene a sapere che la Fondazione due Rose viene a Sulbiate a conoscere i nuovi Amministratori.” 
Dichiarazioni che hanno indotto il Sindaco M. Baraggia a minacciare querela e che possono pregiudicare pesantemente i futuri rapporti di collaborazione e di vicinato con il Comune di Aicurzio. 
Per non parlare della spudoratezza con cui il Vicesindaco ha accusato le Commissioni di avere “prodotto sporcizia” in passato, perché esprimevano disaccordo con le scelte dell’Amministrazione Comunale.
Vogliamo anche ricordare i “chissenefrega” da lui pronunciati, che non sono degni di un Vicesindaco che ha qualche considerazione per i Cittadini. Ad esempio, i lavori per l’acquedotto in p.za Castello sono stati fermi per 2 mesi in attesa che venisse pronto un pezzo speciale realizzato per superare il disalinneamento dei tubi provenienti da Bellusco con quelli posati sotto il dosso lungo? Risposta: “Chi se ne frega, è un problema ingegneristico”.
Chi era presente tra il pubblico ha percepito, oltre alle parole, i toni arroganti e sprezzanti che ha riservato un po’ a tutti, compresi i Consiglieri di Minoranza, nel commentare le loro scelte e nel rispondere alle loro richieste. Non è necessario arrivare agli insulti per risultare sgradevoli, eccessivi e inappropriati ad un consesso civile.
Dobbiamo rimarcare che nè il Sindaco Crespi, nè il capogruppo Brambilla, nè i Consiglieri di Maggioranza, nè il Segretario Comunale l’hanno invitato ad  assumere un comportamento ed un eloquio più confacente ad una seduta di Consiglio e più rispettoso nei confronti dei Cittadini presenti, dei Consiglieri di Minoranza e degli assenti. Del resto, sappiamo per esperienza che se i Consiglieri di Minoranza fossero intervenuti in tal senso, avrebbero prodotto l’effetto contrario.
Purtroppo siamo stati anche testimoni diretti di quanto accaduto fuori dall’aula consigliare; il tono e la violenza, quasi fisica ed intimidatoria, con cui Stucchi ha apostrofato il Capogruppo Mattavelli, dinnanzi ai Cittadini che lasciavano l’aula Consigliare, non può essere senz’altro giudicata una “risposta privata”; era una sorta di “piazzata” per offendere ed umiliare pubblicamente il Consigliere.
Nè tantomeno regge la giustificazione “rispondevo agli insulti contenuti in una lettera privata della Mattavelli” in quanto :
1)    La lettera in questione non era firmata Mattavelli, bensì “i Consiglieri di Minoranza” e quindi, da attribuirsi in egual misura al nostro gruppo “Facciamoci in 4 per Sulbiate” e a  “Sulbiate Democratica e Solidale” di cui Fassina e Mattavelli sono capogruppo. Interessante sarebbe sapere perché non ha indirizzato la stessa offesa al Consigliere Fassina (corresponsabile con la Mattavelli) limitandosi ad indirizzargli un blando “non rivolgermi più la parola”.
2)    La lettera/appello non aveva nulla di privato, ma trattava di argomenti inerenti il Consiglio Comunale, tanto è vero che è stata indirizzata a tutti i Consiglieri di Maggioranza e recapitata presso la sede municipale. 
3)    Il testo non conteneva insulti, ma opinioni su comportamenti politici che sono stati poi confermati con le scelte fatte da Sulbiate Insieme durante il Consiglio. Il problema vero è che il fatto di essere stati eletti per 3 legislature vi fa sentire “intoccabili” e legittimati (??) a considerare ogni critica come “attacco alle istituzioni”, ma dovete farvene una ragione perché Sulbiate Insieme NON è “le istituzioni”.
4)    La lettera/appello è stata distribuita verso le ore 21,00 (prima dell’inizio della seduta); la sua reazione e’ avvenuta verso le ore 24,30; gli ci sono volute più di tre ore per sentirsi offeso e produrre la sua replica? Con questo lasso di tempo trascorso tra la “provocazione” e la “reazione” nessun giudice le avrebbe riconosciuto l’attenuante del “delitto d’impeto”.
In ogni caso, sentendosi offeso dal contenuto della lettera/appello, il Vicesindaco avrebbe potuto  inoltrare al Sindaco, quale Presidente del Consiglio, la richiesta di parola per fatto personale, e replicare alle “provocazioni” di Fassina/Mattavelli durante la seduta Consigliare. Certo però che in tal caso la sua dichiarazione sarebbe stata registrata e messa agli Atti. Altrimenti avrebbe potuto rispondere con un’altra lettera. Ci sono infiniti modi per manifestare il proprio disappunto in maniera civile …
Proprio di basso livello è il tentativo di ridimensionare la gravità della sua offesa affermando che l’ha pronunciata  “non come consigliere ma da privato cittadino”; forse che l’offesa sarebbe stata meno grave se pronunciata dal Cittadino Stucchi? Forse che i Cittadini che hanno sentito hanno fatto un distinguo tra lo Stucchi Cittadino e lo Stucchi Vicesindaco? Non solo ha offeso il Consigliere Mattavelli ma ha anche delegittimato il ruolo istituzionale che ricopre. 
La volontà di offendere il Consigliere Mattavelli viene poi ribadita e confermata da tutto il Gruppo Sulbiate Insieme quando nel suo scritto afferma “un parere personale espresso a tu per tu da chi ha conosciuto la signorina che si permette questo modo di relazioni” (che si permette che cosa?). Appare infatti chiaro che il termine “signorina”, in quanto riferimento fuori luogo ed ingiustificato di stato civile della Dottoressa Mattavelli, è usato in modo volutamente dispregiativo. (Il movimento femminista potrà fornire ulteriori spiegazioni sull’uso denigratorio che viene riconosciuto alla parola “Signorina“).
Con questi marcati limiti caratteriali riteniamo che Stucchi non abbia le caratteristiche per assolvere le incombenze di vicesindaco ed Assessore che, in tali ruoli, lo vedranno impegnato in trattative importanti e cruciali per il futuro del Paese. La cosa più dignitosa sarebbe fare un passo indietro e rimettere al Sindaco le deleghe ricevute. Sapendo che non lo farà, facciamo notare al Sindaco che può ancora salvare se stesso e tutto il Gruppo di Maggioranza dalla rovina in cui lo trascinerà il Vicesindaco - solo se gli revocherà le deleghe.
Relativamente poi all’affermazione “La maggioranza ha saputo rinnovarsi con 4 su 6 amministratori nuovi” non possiamo non sottolineare che essa ha modificato lo Statuto per consentire di nominare in Giunta persone che hanno già fatto due mandati da Assessore. Inoltre, proprio il giorno successivo il Consiglio Comunale, il Sindaco ha richiamato in servizio, come assessore esterno, l’ex-assessore C. Zanoni. Vien da chiedersi perchè non l’abbia inserito in lista al momento delle elezioni se, come da Lui detto in Consiglio senza comunicarne il nome, è stato richiamato “per non perdere un patrimonio di esperienza”?
Eppoi, suvvia, proprio uno che occupa ininterrottamente da 13 anni (tralasciamo quelli antecedenti) la carica di amministratore a vari livelli, definisce “riciclati” Fassina e Mattavelli? Proprio uno che, pur di vincere le elezioni, si è alleato (nel 2004) con Forza Italia e (nel 2009) con il Partito Democratico? Proprio uno che, pur di continuare la legislatura, ha cercato (nel 2011) di sostituire nella sua maggioranza i rappresentanti del PD con quelli del PDL?
E poi ancora, l’accusa rivoltaci di avere preparato in anticipo le dichiarazioni. È noto che le dichiarazioni devono essere messe agli Atti. Da quando vengono scritte al momento, durante il Consiglio Comunale? E’ chiaro che, se i comportamenti in Consiglio Comunale fossero stati diversi, sarebbero cambiate anche le dichiarazioni.
Un’altra assurdità colossale: ritenere l’abbandono dell’aula “fatto irrispettoso nei confronti delle istituzioni” e “teatrino”. Ma la libertà di dimostrare il dissenso dove la mettiamo? I Consiglieri Fassina e Mattavelli hanno esercitato un loro diritto.
E poi, come pensate di essere credibili quando affermate di “aver dato piena disponibilità “ a rivedere lo Statuto, mentre  contemporaneamente ammettete di non esserci riusciti, pur essendo nelle vostre intenzioni, negli ultimi 7 anni?

Né i Gruppi di Minoranza né tantomeno il Giornale di Vimercate hanno “estorto” le offensive dichiarazioni che il Vicesindaco ha dapprima indirizzato al Capogruppo Mattavelli e successivamente rilasciato al giornalista.
Le scuse offerte dal Gruppo Sulbiate Insieme non possono essere subordinate, come richiesto, alla rinuncia al diritto di critica politica che compete ai Gruppi di Minoranza.

IL GRUPPO CONSILIARE FACCIAMOCI IN QUATTRO PER SULBIATE

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