Alfano, Bersani e CasiniTABELLA DI MARCIA - I tempi a cui stanno pensando i tre leader sono dunque rapidi, compatibilmente con la procedura di revisione costituzionale prevista dall'articolo 138 della Costituzione. Entro due-tre settimane si presenterà alle commissioni parlamentari un testo condiviso, entro l'estate ci sarà la prima lettura, in autunno la seconda lettura e nell'inverno, forse già a dicembre, la terza e quarta lettura. Questo almeno nelle intenzioni di Pdl, Pd e Terzo polo. Quanto alla legge elettorale, nell'ipotesi elaborata dai tre leader ci sarebbe da avviare la riforma subito dopo la prima lettura delle riforme costituzionali. Da più parti, infatti, è stata sottolineata la necessità di avviare prima le riforme istituzionali e solo dopo la riforma del sistema elettorale nazionale.
OTTIMISMO BIPARTISAN - «Ovviamente - ha spiegato Luciano Violante - la decisione sarà presa dalle conferenze dei capigruppo di Camera e Senato». «L'incontro - ha aggiunto parlando a Radio radicale Ferdinando Adornato - è servito a fare il punto su quel che si è fatto finora e per passare alla seconda fase, nella quale dovrebbe essere ultimato il lavoro fatto per poi passare in tempi rapidi all'iter concreto delle riforme». «Incrociando le dita - aggiunge Adornato nel confermare lo spirito positivo dell'incontro - dopo decenni è la prima volta che possono esserci riforme condivise, dopo anni di guerra civile c'è un clima nuovo, una svolta permessa dal clima politico che si è creato intorno al governo Monti».
ISTITUZIONI PIU' EFFICACI - «Sulle riforme andremo avanti perchè servono all'Italia - ha spiegato da parte sua il segretario del Pdl Alfano -pensiamo che il Paese abbia bisogno di istituzioni più efficaci, con riflessi più pronti per rispondere alle esigenze della crisi. Noi riteniamo che tutto si possa fare anche nel corso di questa legislatura, prima che il governo compia il proprio compito». Quanto al tema della riforma elettorale ha chiarito: «La posizione del Pdl è nota: noi siamo per la democrazia trasparente. I cittadini devono sapere prima chi sarà il premier nel caso in cui vinca l'una o l'altra coalizione».
fonte: "Il Corriere della Sera"
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